Prima di procedere con qualsiasi terapia medica è necessario formulare un’adeguata diagnosi. Questo è il primo passo fondamentale del tuo desiderio di concepire un bambino.
Nel nostro centro, prima di procedere con la terapia, i nostri medici eseguiranno un'accurata diagnosi, che vi permetterà di mettere a punto la soluzione più adatta al vostro problema.
Per comprendere le diverse possibilità offerte dalla diagnosi di infertilità, vi forniremo una panoramica delle numerose cause legate a questo problema.
Il termine "infertilità"
Una coppia viene definita infertile o sterile quando non si verifica alcuna gravidanza dopo un anno di rapporti sessuali previsti. Secondo gli studi, circa una coppia su sei non riesce a concepire un figlio e questa tendenza è in aumento. Le cause sono da attribuire in egual misura ad entrambi i sessi, spesso per entrambi i partner si riscontrano difficoltà biologiche.
Cause di infertilità negli uomini
Negli uomini le possibili ragioni della ridotta fertilità si ritrovano nei parametri dello spermiogramma.
Oligozoospermia: numero ridotto di spermatozoi, cioè quando la concentrazione di spermatozoi è inferiore a 15 Mil./ml (valori di riferimento ËHO 2010).
Astenozoospermia: condizione caratterizzata da scarsa mobilità (<40% secondo ËHO 2010) degli spermatozoi, che in questa condizione hanno difficoltà a raggiungere l'ovocita.
Teratozoospermia: indica che più del 96% degli spermatozoi presenti in patologie conosciute sono attribuibili a danno genetico e quindi inadatti alla fecondazione.
Azoospermia: Totale assenza di spermatozoi nel liquido seminale.
Cause di infertilità nelle donne
Fattore ovarico: la causa è una patologia alle ovaie. A causa dei livelli ormonali alterati, le ghiandole non maturano e quindi non vengono prodotti ovociti.
Disturbi ormonali: la prolattina, l'ormone stimolante la tiroide (FSH), l'ormone luteinizzante (LH), gli ormoni androgeni, l'ormone estradiolo e la ghiandola tiroidea sono essenziali per il concepimento e la continuazione di una gravidanza.
Fattore tubarico: a causa di una stenosi delle tube, l'ovulo non può raggiungere l'utero e quindi essere fecondato.
Endometriosi: la presenza dell'endometrio (il tessuto che circonda l'utero) si riscontra al di fuori della sua posizione naturale, solitamente nella zona addominale. Questa mucosa agisce come se fosse nell'utero, è controllata dagli ormoni e segue il ciclo femminile. Poiché il sangue prodotto non scorre o ciò avviene in modo errato, possono formarsi delle cisti che causano grumi o blocchi delle ovaie, il che influisce negativamente sulla fertilità.
Immunoinfertilità: in rari casi, una reazione immunitaria della donna può influenzare negativamente il movimento degli spermatozoi, influenzando negativamente la fecondazione.
Fattori genetici: a causa di anomalie cromosomiche possono verificarsi disturbi della fertilità o malattie ereditarie.
Sindrome di Asherman: indica la presenza di tessuto cicatriziale nella cavità uterina, che solitamente è il risultato di interventi eseguiti sulla cavità addominale. Le conseguenze possono essere: amenorrea, ipomenorrea, aborti spontanei e sterilità secondaria.
Panoramica sulla diagnosi di infertilità
Storia
Prima di iniziare il percorso terapeutico viene raccolta un'anamnesi completa, durante la quale si ottengono informazioni sullo stato di salute della coppia e dei parenti. È importante che il medico curante sappia quali terapie sono già state effettuate, se ci sono patologie o, ad esempio, anomalie del ciclo, oppure se in passato si è sottoposti ad operazioni o interventi diversi da quelli di carattere ginecologico.
Analisi ormonale
Nell'ambito del prelievo di sangue viene eseguita un'analisi specifica degli ormoni responsabili del concepimento e del proseguimento della gravidanza. In particolare vengono valutati i seguenti parametri:
Ormoni androgeni: un ciclo irregolare può essere causato da un'anomalia degli ormoni androgeni. I più importanti sono il testosterone e il DHEA (deidroepiandrosterone). Livelli elevati di questi ormoni possono influenzare negativamente la maturazione delle uova e quindi la fertilità. Le cause di questo aumento potrebbero essere la disfunzione della corteccia surrenale o l'obesità.
Gonadotropine: le gonadotropine sono costituite dall'ormone luteinizzante (LH) e dall'ormone stimolante le ghiandole (FSH). Entrambi gli ormoni sono prodotti dall'adenoipofisi e controllati dall'ipotalamo. Nell'uomo, LH e FSH sono responsabili della produzione degli ormoni sessuali e del funzionamento dei testicoli, quindi della maturazione degli spermatozoi. Nelle donne sono responsabili della produzione di estrogeni e progesterone. Inoltre, l'ormone luteinizzante è importante per stimolare l'ovulazione e generare il corpo luteo. Piuttosto, l'ormone stimolante le ghiandole è coinvolto, come suggerisce il nome, nella necessaria maturazione dell'ovulo.
Rapporto LH-FSH: il rapporto tra LH e FSH illustra possibili malattie ormonali, come la sindrome dell'ovaio policistico (PCOS).
Nella PCOS c'è spesso un rapporto LH-FSH sbilanciato a favore dell'LH.
Ormoni tiroidei: chi desidera una gravidanza dovrebbe escludere o curare un eventuale ipertiroidismo o ipotiroidismo. Entrambe le malattie possono influenzare negativamente la fertilità.
Ormone antimulleriano (AMH): la misurazione di questo ormone nel sangue permette di determinare la riserva ovarica. Pertanto, l’AMH rappresenta sia un indicatore del successo della stimolazione ormonale, sia la possibilità di ottenere follicoli sufficienti per una successiva fecondazione in vitro/ICSI.
Ecografia 3D
L'ecografia 3D permette di vedere la profondità dell'immagine e quindi, ad esempio, rappresentare il volume di un organo. Ciò consente una diagnosi più accurata dei malfunzionamenti o di vedere, durante la stimolazione, la struttura dei follicoli.
Isterosalpingografia (HSG)
Una possibile causa di infertilità può derivare da anomalie dell'utero o da ostruzioni delle tube di Falloppio. Per indagare su questi problemi, è possibile sottoporsi a un esame radiologico dell'utero e delle tube. Utilizzando un mezzo di contrasto è possibile osservare l'esatta distribuzione dei liquidi nella cavità addominale, valutando così la pervietà delle tube ovariche. L'esame permette anche di rendere visibili eventuali anomalie dell'utero.
Spermiogramma
Nell'analisi del liquido seminale vengono presi in considerazione i seguenti criteri: volume, pH, concentrazione, mobilità, morfologia, ecc.